Mi
scuso per ieri, non
ero raggiungibile sul blog perché ho avuto un guasto alla rete. Ho dovuto
trombare sul divano.
Io non
avevo proprio idea che il mondo del sesso si potesse palesare in modo così abominevole
e variegato, finché non mi capitò di leggere i dettagli delle motivazioni a
causa delle quali il mio benzinaio venne arrestato e rinchiuso per “atti gravemente nocivi al turismo
nazionale”. Azz…
che roba, ragazzi!
Sempre
incline alla ricerca,
non chiudo la porta a nessuna soluzione. Ultimamente, con fare impacciato e
timido, mi sforzo di trovare dentro me quell’omosessualità latente che taluni
assicurano essere insita in ciascuno di noi. Nonostante obblighi la mia
immaginazione a situazioni inedite che stupiscono me stesso per la loro audacia
e malizia, non riesco però a vedere praticabile nemmeno un petting, con Ignazio
La Russa. Neanche
tanto avvilito, seguito vivacemente ad
abbruttirmi nell’usata maniera.
Modelle di
una bellezza asfissiante che sfilano con provocanti lingerie; in giurisprudenza
è roba da Codice Penale, articolo 353 per la precisione: turbativa d’asta…
La sua
ultima fatica editoriale, nuovo tassello sull'interpretazione filosofica dei
comportamenti umani, conclude degnamente la ben nota trilogia di saggi del
celeberrimo autore. Il libro in preparazione, invece, riguarda temi relativi al
concetto di condivisione
e fratellanza universale.
Il titolo provvisorio è: "Lunedì ti scopo la moglie".
Ai saggi
assertori del “l'importante
è rimanere giovani dentro" mi permetto sommessamente di ricordare
che non si scopa con il colon.
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