Perché si tiene sollevato il colletto della polo?
Perché, quando è il mio turno di prelevare e stendere il
bucato, esso fuoriesce dall'oblò della lavatrice come un'unica massa informe,
multicolore e minacciosa?
Posto che
fare il "lavoro" del comico non è propriamente come lavorare nel
settore metalmeccanico. O forse non è come lavorare tout court stante l'incommensurabilità dei compensi; in altre
parole, grasso che cola, sarebbe doveroso accontentarsi. Posto anche che all'inizio
di detta carriera ogni aspirante comico, senza esclusione alcuna, fa uso di una
retorica del genere che prevede un approccio molto contestatario. Strenuo
difensore di valori ed ideali, si erge donchisciottesco, puro e duro, solo
contro tutto e contro tutti gli ordini ed i sistemi costituiti; politici,
economici e financo morali.
Perché, dunque,
raggiunto l'agognato successo e le prime migliaia di euro, prende i voti da
testimonial e fa propaganda per chiunque lo paghi? Tipicamente, fra l'altro, per
banche o gestori di telefonia, imprese che, esprimendo l'etica in cifre, sono notoriamente
molto corrette, amichevoli e bendisposte nei rapporti con gli utenti. I quali, peraltro,
fattisi pubblico applaudono gioiosi.
Cari
testicolial, prendetevelo nella rettorica!
Perché le sequenze al
ralenti funzionano sempre?
E perché, quindi, se è vero che c'è persino qualche idiota
che tenta di emulare Batman, nessuno prova ad emulare alcunché al ralenti?
Già istruiti e minacciati, i miei familiari non mi
fregeranno di alcun necrologio. Se chicchessia, comunque, tradirà questo
preciso desiderio ed includerà le parole: "indi proseguirà...", deve
sapere che io risorgerò. E saranno cazzi suoi!
A proposito: perché non mi sarà concessa, suppongo, la possibilità
di essere deposto nella bara in posizione prona, quella da me prediletta per
tutta la vita per il sonno temporaneo?
Sul fianco?
Perché, essendo la tibia un osso molto, molto esposto ed indifeso,
è stato inventato il gioco del calcio?
Perché, dopo aver pronunciato la frase: "... comunque
non si preoccupi, nonostante il referto vedremo di fare qualcosa", il
medesimo soggetto riesce a pronunciare le parole: "... fanno
duecentocinquanta"?
Perché gli
americani, nei film o nelle serie televisive, non appena rincasati aprono il
frigorifero, mentre gli italiani, nei film o nelle ser... (uhm... lasciamo
perdere) accendono la TV?
Perché non riesco ad immaginare lo sci se non come uno
spropositato impegno fisico, aggravato da strudel e grappini, al fine di
ottenere un risultato che sta tra il circo e l’asilo?
Perché, quando trasmettono una partita di calcio in TV e
contemporaneamente un documentario sull’alimentazione estiva degli Inuit, un
essere pensante mediamente evoluto non dovrebbe porsi il problema della scelta?
Perché il numero dei bottoni sulle maniche delle giacche
continua ad aumentare?
Perché quest'uomo,
che lavora qui
e vanta un curriculum che esiste unicamente in lingua
svedese,
nel 2013 ha candidato Roberto Vecchioni al premio Nobel per
la letteratura?