domenica 26 gennaio 2014

Fumare

Fumare

Night Letter to the Reader  (Billy Collins)      

Mi alzo dal letto aggrovigliato e vado fuori,
come un uccello lascia il suo nido,
o una lumaca che si prende una vacanza dal suo guscio,


ma solo per stare in piedi sul prato,
un comune insonne
tra i sistemi di crescita del giardino e del bosco.


(...)

semplicemente consapevole di essere solo
un animale in pigiama,

che sente solo l'umidità pallida
della notte e gli zefiri leggeri
che muovono le cime degli alberi.

(...)

e c'era qualcos'altro che volevo dirti,

qualcosa sulla calda luce arancione
nella finestra di casa,
ma ora mi chiedo se tu stai ancora ascoltando

e perché mi prendo la briga di dirti queste cose
che non faranno mai la differenza,
scaglie di cenere, piccole schegge di ghiaccio.

Ma questo è tutto ciò che voglio fare:
dirti che dalle cime degli alberi
alcuni uccelli notturni chiamavano,

l'erba era fredda e bagnata sui miei piedi scalzi,
e che a un certo punto, la luna,

(...)

apparve, del tutto inaspettata,
illuminando un gruppo di nuvole in movimento.

Bellissima, (nonostante la mia pessima traduzione) grazie Billy

Desideravo anch'io provare quella sensazione. Andare in giardino, però di giorno, a fumare. In ciabatte, perché dei sistemi di crescita del giardino non mi fido del tutto. Mi provocano una certa apprensione e mi mettono ansia. C'è spesso qualcosa che si muove di scatto nei sistemi naturali, non sai da dove parte né dove vuole andare. Meglio con le ciabatte.
Davanti casa c'è un'aiuola stretta e corta che costeggia il muretto, ma è già occupata. Benché piccola è molto rigogliosa. Secondo me troppo. E' impenetrabile; avrebbero potuto girarci Gorilla nella nebbia, quel film del 1988 con la  Sigourney Weawer, risparmiando sui costi della trasferta africana, anche se per noi sarebbe stato un impiccio per il catering. Lì non ci potevo andare a fumare.
Di fianco al vialetto c'è un'altra aiuola di circa cinque metri quadri, però vi era appena stata posizionata l'erba in rotoli e quindi non si poteva ancora calpestare. E poi al centro c'è un piccolo ulivo che sta provando a crescere e il fumo potrebbe anche dargli fastidio.
On line si trovano tantissime offerte di questo genere: prato a rotoli, erba roll, prato roll. Sono tutte uguali: erba in rotoli. Il sito sul quale ci eravamo concentrati offriva la possibilità di calcolare
l'esatto quantitativo di rotoli necessari, in modo da poterli posizionare senza avere residui o sprechi. Non sarebbe stato difficile vista l'esigua metratura del giardino, ma siccome sotto il box "Calcola la superficie" lampeggiavano altri box con Calcola la rata del Mutuo, Calcola la tua Età, Calcola la data di Nascita, Calcola il Peso Forma, Calcola il codice IBAN  e, soprattutto, Calcola la tua data di Morte, spegnemmo subito il computer e andammo dal fiorista. Fra l'altro mancava Calcola il tuo Codice Fiscale, l'unico dato che in taluni casi può essere utile ricavare. (www.pratoerboso.it)
La posa in opera non fu poi così semplice come si potrebbe immaginare. Non si tratta, infatti, solo di srotolare l'erba mentre si fischietta una canzone: è prima necessario dissodare minuziosamente il terreno, poi trattarlo in modo adeguato ed infine curare l'impianto con grande perizia. Circa così fu fatto. La canzone fischiettata fu Over the rainbow, con riferimenti alla versione di Chiara Galiazzo. Tale operazione  si protrasse fino a sera inoltrata. La mattina seguente, dal balcone si potevano apprezzare distintamente cinque strisce. Tre verdi, una che tendeva al verde ed una che tendeva al giallo. Niente di male, ci dicevamo, guariranno. Nell'attesa si trattava di indovinare che bandiera il prato suggerisse.
Prima del prato roll, nonostante l'assidua ed amorevole cura, quell'aiuola ingenerava un obbrobrio vegetale: erbette infestanti, introvabili sui dizionari botanici, venivano a crescere proprio lì. E buche. Molte buche, perché l'aiuola era terreno della Chicca. Già, era, il terreno della Chicca.
Per di più l'aiuola è adiacente alla strada e a me non piace espormi alla vista dei vicini o dei passanti mentre fumo. Anche se il fumo ha una cosa di buono: tiene lontane le persone. Meglio comunque provare nel giardino dietro casa.
Da quando alla Chicca è stata ufficialmente vietata l'erba roll, però, è il giardino dietro casa il luogo eletto per i suoi bisogni.
Ora, Billy Collins (Poet Laureate of the United States, cioè poeta ufficiale di stato) ha un cane che si chiama Jeannine e abita ad un'ora di treno da New York in una tranquilla casetta di periferia. E' considerato uno dei più importanti poeti statunitensi viventi, ma io non so come si regoli con le cacche del cane nei sistemi di crescita del suo giardino. Io, per dire, le raccolgo ogni due o tre giorni. Meglio quindi sostare per cautela sulla piccola piattaforma in cemento che introduce al giardino. Bene, finalmente ci siamo.
Ho acceso la sigaretta ed aspirato con voluttà. Non fumo molto. In genere faccio sei, sette boccate poi la spengo. Da dietro la siepe di pitosforo la vedova dice alla vicina: "Senti Franca, ti do le misure della vita... che è novantasette, giusto sopra i fianchi".

e c'era qualcos'altro che volevo dirti,
qualcosa sulla calda luce arancione
nella finestra di casa,
ma ora mi chiedo se tu stai ancora ascoltando
e perché mi prendo la briga di dirti queste cose
che non faranno mai la differenza,
scaglie di cenere, piccole schegge di ghiaccio.

Grazie ancora, Billy. Un abbraccio a Jeannine.


venerdì 10 gennaio 2014


Seduto in macchina, stavo tentando un poliptoto. Vedo un uomo che avanza barcollando, si avvicina al cestino dei rifiuti e vomita. Chiudo il quaderno e chiamo casa mia al fine di agguantare un briciolo di felicità. Di egoistica, rassicurante, discriminante felicità. (a César Vallejo)