martedì 24 giugno 2014

1)
dalla rubrica "CACCIAPENSIERI" a cura di Federcaccia Brescia (Giornale di Brescia, 12 giugno 2014)

IN DISTRIBUZIONE GLI ANELLINI PER GLI UCCELLI DA RICHIAMO

Inizia domani e terminerà il 12 luglio la nuova distribuzione degli anellini per gli uccelli da richiamo di cattura. [...] La distribuzione verrà effettuata dalla Polizia Provinciale. [...]
* Respinto alla Camera il tentativo del Movimento 5stelle, Forza Italia e Sel di vietare in Italia la caccia con i richiami vivi. Grazie soprattutto a tanti parlamentari amici tra cui i bresciani Guido Galperti del Pd e tutti i parlamentari bresciani della Lega Nord si è giustamente salvaguardata una caccia tradizionale della nostra provincia. Lascia comunque senza parole l'accanimento di alcune forze politiche contro l'attività venatoria.

2)
dal Giornale di Brescia, sabato 14 giugno 2014

RICHIAMI E FASCETTE, FIOCCANO LE DENUNCE

Molti cacciatori si presentano in via Milano con "anellini" contraffatti, mai montati oppure vecchi di 20 anni. Scattano le notizie di reato per tentata truffa aggravata.

[...] I vecchi contrassegni sono costituiti da fascette di plastica autostringenti, il cui colore cambia a seconda dell'epoca in cui sono state distribuite, ovvero rosse, verdi e bianche.
Le fascette devono presentarsi chiuse e troncate. "C'è hi riporta fascette rosse risalenti a 20 anni fa: difficilmente riguardano uccelli oggi vivi, oppure verdi, ma mai montate alla zampa, oppure fascette di altra natura, come quelle da elettricista o da giardiniere che si comprano nei supermercati cinesi. Addirittura a Lumezzane sappiamo di vendite di false fascette verdi a 5 euro cadauna, dando il consiglio di farle bollire per farle sembrare vecchie".
Il problema è che l'orientamento dell'autorità giudiziaria è chiarissimo: il cacciatore che presenta fascette false o irregolari viene denunciato d'ufficio per tentata truffa aggravata. [...] Casi accaduti a decine nei giorni scorsi e ieri.

3)
dalla rubrica "CACCIAPENSIERI" a cura di Federcaccia Brescia (Giornale di Brescia, 19 giugno 2014)

[...] La sostituzione degli anellini degli uccelli da richiamo sta assumendo una piega inaspettata. Alcuni nostri associati si sono rivolti alla segreteria provinciale informandoci di essere stati verbalizzati penalmente per aver consegnato fascette secondo la polizia provinciale irregolari. E' evidente che ogni singolo caso andrà esaminato da parte del nostro Ufficio Legale ma da come si è letto sulle pagine del Giornale di Brescia di sabato queste sembrerebbero le disposizioni emanate dalla Procura. Ci sentiamo di suggerire ai cacciatori di rivolgersi al proprio Presidente di sezione per verificare la correttezza delle fascette ed in caso di dubbio non procedere alla consegna. La sanzione penale applicata è pesantissima e può pregiudicare l'esercizio dell'attività venatoria per il cacciatore che la riceve. Per il resto, pur sottolineando la professionalità degli agenti della polizia provinciale, non possiamo che prendere atto di questo atteggiamento nei confronti dell'attività venatoria. [...]

E' veramente incredibile, difatti, la totale mancanza di comprensione e tolleranza nei confronti di questi paladini della natura! E’ una vera e propria persecuzione.
In questo momento di difficoltà sociale e politica, all'interno della crisi mondiale delle società industriali, nella progressiva scomparsa di valori fondanti, sanzionare un povero cacciatore perché reca nelle sue proprie manine agli organi di controllo una fascetta da elettricista in luogo di quella omologata. E che sarà mai? Illegalità? Menefreghismo? Sciatteria? "Io so' io e vvoi nun zete un cazzo"? Ma no, che diamine, sarà stata una svista, un semplice equivoco; e poi, una fascetta falsa a 5 euro è pur sempre un affare in clima di spending review.